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Il design di Olivetti
Sirmione, 28 Settembre 2008




Domenica 28 Settembre 2008: gita a Sirmione.

Motivazione ufficiale: visitare questo bellissimo luogo sul lago di Garda
Motivazione reale: visitare la mostra “Il design di Olivetti” curata dalla “Associazione Italiana Collezionisti Macchine per scrivere , calcolo e da ufficio d’epoca”.

Arrivo a Sirmione nel pomeriggio di una splendida giornata di inizio autunno.
Tutto presagisce che la giornata sarà interessante.
Dopo aver gironzolato un po’, si capisce che avvicinarsi in macchina al centro storico di Sirmione e’ una pura follia: Sembra che tutto il mondo abbia deciso di passare la giornata in questo posto. Parcheggio quindi nel primo buco libero che trovo e, con tutta la famiglia al seguito, mi incammino alla volta del centro paese. Cammina cammina, cammina cammina, dopo circa 30 minuti arrivo in vista del castello che sta a guardia del paesino.

Passo il ponte per entrare nel centro storico e, come prima piacevole sorpresa, scopro che si possono visitare GRATIS le mura e la torre all’ingresso del paese. Non c’ero mai stato per cui non mi faccio sfuggire l’occasione e mi arrampico su per le scale che portano ai camminamenti delle mura. Da li si può godere di una vista mozzafiato a 360 gradi del lago di Garda. Poi salgo altre scale per arrivare sopra la torre. Vista ancora piu’ fantastica e giù foto a manetta. Scendo quindi con i piedi per terra e mi appresto a trovare il luogo della mostra.

Chiedo indicazioni ad una ragazza che lavora in una gelateria, e naturalmente becco una straniera, penso russa o giù di li.
Dopo cinque minuti di spiegazioni su cosa e’ una mostra e cosa e’ l’Olivetti, forse in preda alla disperazione, la tipa mi indica un palazzo a neanche 50 metri da dove ci troviamo, che dovrebbe fare al caso mio.
Fortunatamente (l’avevo detto che la giornata prometteva bene) il luogo e’ esatto.

Entro e subito mi immergo nel mondo Olivetti.
La mostra si sviluppa su varie sale disposte sui tre piani del palazzo Callas.
Si parte dall’inizio e si sale sala dopo sala fino ai giorni nostri, ammirando di volta in volta le macchine che hanno segnato la storia della Olivetti.
Macchine ovviamente restaurate e funzionanti (almeno quelle che ho visto azionare) con cura e passione.
Le varie macchine sono tutte interessanti, ma quella cui ambisco di più di vedere e’ la “Programma 101” o “Perottina” che fa bella mostra di se all’ultimo piano.
La fortuna ha voluto che nel momento in cui sono arrivato nei pressi della 101, sia presente anche il Sig. Casagrande che molto gentilmente, me l’ha accesa per farmela vedere in azione. Devo dire che era e resta una macchina incredibile sia per i tempi in cui e’ stata sviluppata e sia per la tecnologia che la compone. La scheda magnetica (antesignana del floppy disk), la memoria interna a linea di ritardo, e altre particolarità uniche, fanno rimanere a bocca aperta.
Ovviamente tra i vari programmi che girano su questa macchina, non potevano mancare i giochi, per cui facciamo una partita a “Angela Game”, un programma logico-matematico che mette a confronto la macchina con l’operatore. Come nelle migliori tradizioni vince la macchina.
Nella sala attigua e’ esposta anche la Logos 27/2 del 1965, da quel che ne so, l’ultima macchina elettromeccanica prodotta.
Il designer fu l’Arch. Errore Sottsass morto l’anno scorso.
C’e’ anche una memoria a nuclei di ferrite del calcolatore Elea 9003.

Il giro e’ terminato.
Ci sono anche delle stampanti moderne, ma per conto mio, non reggono il confronto con le “vecchie glorie”.
I tempi cambiano, la tecnologia procede, si evolve, cambia le abitudini e gli stili di vita, ma ogni tanto fa piacere voltarsi indietro e vedere con nostalgia macchine e attrezzature che hanno lasciato il segno nella storia.
A volte mi domando se tra 30-40 anni, vedendo una stampante o un PC attuale, proverò le stesse emozioni che ho quando guardo le macchine del ‘900. Attualmente la risposta e’ no. Trovo difficile spiegare e apprezzare la differenza tra un PC pentium IV o un centrino dual core, tra un CD-ROM 4x e un DVD RW 16x, ma tra 30 anni magari cambierò idea.

Intanto godiamo di queste occasioni :)

28 Settembre 2008